Cari genitori,
ben ritrovati!
Oggi affrontiamo la penultima tappa del nostro viaggio attraverso le fasi del Ciclo Vitale della Famiglia: l’Età Adulta.
Sin dalla nascita del proprio figlio i genitori sono impegnati, o almeno dovrebbero, a sostenere un sano sviluppo autonomo e indipendente del bambino. Questo si traduce con costante “lavoro” da parte di mamma e papà che permetta al ambino di diventare nel tempo un soggetto autonomo ed in grado di vivere nel modo in modo sano e funzionale. Il risultato di tutta questa “fatica” si concretizza proprio nella fase dell’età adulta, anche denominata: famiglia come trampolino di lancio dei figli (Scabini, 1998a).
Questa è la fase in cui i figli escono di casa, acquisendo lo status di persona adulta, mentre i genitori che rimangono a casa, spesso si trovano a vivere la cosiddetta sindrome del nido vuoto.
Quali sono i compiti evolutivi che la famiglia si trova ad affrontare?
Come coppia coniugale: mamma e papà devono riscoprire la propria vita di coppia, creandosi nuovi interessi ed occupazioni e reinvestendo il più possibile nel rapporto marito-moglie;
Come genitori: aiutare i figli a separarsi dalla famiglia d’origine, sostenendoli nell’acquisizione di una piena e consapevole responsabilità adulta, stabilire una sana e funzionale relazione adulto-adulto con i figli, rendere i confini con il mondo esterno il più flessibili possibile per agevolare la molteplicità di entrate (eventuale partner del figlio) e uscite (del figlio) a cui tutta la famiglia sarà sottoposta;
Come figli: i figli dal canto loro, devono cominciare a prendersi cura dei propri genitori, che nel frattempo, entrano nella fase successiva…quella dell’invecchiamento.
Il “corretto” funzionamento di questa fase, come sempre, dipende da come sono state affrontate le fasi precedenti…sempre a partire dalla gravidanza, che sembra ormai una fase così lontana, ma che è sempre la più importante! Da lì è cominciato tutto!