La Psicoterapia Familiare molto spesso è vista con diffidenza, suscitando un po’ di timore nelle persone a cui viene proposta. Queste reazioni sono comprensibili poiché l’idea di comunicare i propri pensieri e sentimenti di fronte a tutta la propria famiglia (che sia composta da tre o dieci elementi è lo stesso!) è molto faticosa da affrontare.
A cosa serve allora la psicoterapia familiare?
E’ un utile strumento in tutti quei casi in cui c’è un “sintomo” importante (dal sintomo psichico a quello più prettamente “medico”) all’interno della famiglia, di difficile e angosciosa gestione oppure un evento di vita traumatico o stressante (come un lutto, una separazione o una diagnosi oncologica) o più “semplicemente” una fase di vita in cui si è posti di fronte a richieste e/o scelte di difficile comprensione e decisioni (matrimoni, nascite, uscite precoci da casa), in cui anche la comunicazione tra i membri della famiglia è conflittuale o assente. La funzione del terapeuta, dunque, è quella di sostenere tutti i membri della famiglia in un percorso di comunicazione, di elaborazione e di accettazione dell’altro, permettendo un passaggio evolutivo dato magari per scontato, ma che in realtà non è mai stato affrontato e che genera situazioni di disagio emotivo e/o conflittualità.