I figli sono un dono meraviglioso, soprattutto fino ad una certa età.
Possiamo dire che fino ai dieci-undici anni di età, il rapporto genitori-figli è molto bello, sereno e divertente.
Improvvisamente, dal giorno alla notte, qualcosa cambia. Se prima il figlio voleva stare sempre con mamma e papà ed obbediva alle regole di casa, ad un certo punto tutto questo non c’è più. Ci si trova di fronte un figlio diverso, ribelle e che si vergogna di farsi accompagnare a scuola dai genitori. Non vuole più baci e carezze e rifiuta qualsiasi tipo di comunicazione.
Cosa è successo? Nulla di grave. E’ arrivata la fase dell’adolescenza.
Ossia quel periodo di vita tra gli undici ed i diciassette-diciotto anni, che segna il passaggio dall’infanzia alla maturità della persona. Per i genitori di un figlio adolescente, è un periodo molto complesso, sia che il figlio sia maschio sia che sia femmina. Non si riesce più a parlare con il proprio figlio, che sfugge alla famiglia e che sempre più vuole uscire di casa, alla ricerca di una autonomia tutta sua. Se in alcune famiglie questa fase è più o meno gestibile, in altre la situazione è molto complessa. I genitori si ritrovano a “lottare” con un figlio che non riconoscono più e che non sanno come gestire.
In questi casi può essere d’aiuto un sostegno di tipo familiare o genitoriale, che aiuti i genitori e tutta la famiglia a trovare una nuova modalità comunicativa ed a ristabilire un nuovo equilibrio nel rapporto genitori-figli.