oggi affronteremo un delicatissimo passaggio evolutivo del bambino e dei genitori: l’ingresso a scuola (nido o dell’infanzia).
Avete mai riflettuto sull’importanza della scuola per la crescita del vostro bambino?
Il suo sviluppo cognitivo, relazionale, psico-sociale e psico-motorio, infatti, accresce e si consolida tramite l’interazione con altri bambini, con il gioco e con la relazione con adulti diversi da quelli familiari.
Come vivono mamma e papà questa nuova fase evolutiva?
Spesso, non molto bene! Andare a scuola, infatti, equivale ad un primo distacco dalla famiglia e soprattutto dalla madre, con implicazioni emotive ed affettive particolarmente intense. Vedere il proprio figlio allontanarsi da casa ed entrare in relazione con persone nuove senza la supervisione del genitore, infatti, può essere vissuto con sentimenti d’ansia e di preoccupazione.
Per facilitare questo distacco, sarebbe fondamentale che esso avvenisse in modo graduale ed in stretta comunicazione e collaborazione tra i genitori e le maestre.
A cosa serve questa costante comunicazione?
La scuola prosegue ed amplifica le competenze che il bambino ha sviluppato in famiglia, valorizzandone la personalità e promovendo un percorso finalizzato alla conquista della sua identità ed autonomia.
In particolar modo, la reciproca collaborazione tra scuola e famiglia permette al bambino di raggiungere i seguenti obiettivi:
1) maturazione dell’identità: rafforzamento dell’identità personale del bambino da un punto di vista corporeo, intellettuale e psicologico, tramite la promozione di una vita relazionale sempre più aperta e tramite il potenziamento delle competenze cognitive;
2) conquista dell’autonomia: sviluppo di capacità di orientamento e di scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi da quello familiare;
3) sviluppo della competenza: sviluppo e consolidamento di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive.
Qual è l’importanza di questi obiettivi?
Tutte queste nuove competenze evolutive permetteranno al bambino di gettare le basi per diventare un soggetto attivo e responsabile della propria vita … grazie anche al sostegno di mamma e papà che, anche se con molta “fatica” e “sofferenza”, hanno permesso al proprio bambino di diventare un adulto in grado di relazionarsi con il mondo in modo autonomo e funzionale!
E i genitori?
Generalmente dopo un primo periodo di stress, i genitori sono in grado di affrontare questo delicato passaggio evolutivo senza conseguenze per il bambino. Nel caso invece in cui, esiste una difficoltà al distacco particolarmente intensa, è consigliato richiedere un sostegno esterno per aiutare i genitori in questo passaggio e, di conseguenza, permettere al bambino di affrontare questa fase evolutiva senza particolari “traumi”.
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